Percentuali uguali di:
Alcol: 13,5%

Isola di Thàssos. Alexander Heer, enologo e scienziato Tedesco, recupera delle anfore antiche locali e le usa per vinificare naturalmente i vitigni dell’isola, dai più rari e sconosciuti fino ai più conosciuti Roditis, Assyrtiko e Limniò (blanc de noir), come in questo caso. I vigneti sono terrazzati con esposizione verso sud ad un’altitudine di 320-340 m s.l.m. su un terreno argilloso-calcareo e si trovano nel villaggio Kazaviti (Megalos Prinos per l’esattezza). La fermentazione avviene in anfore (Kioupia) diverse per ogni vitigno e la maturazione in barrique per diciotto mesi prima dell’imbottigliamento. Il risultato è un vino vivo, molto equilibrato e nello stesso tempo particolare. Impercettibilmente ossidativo, si apre su sentori di resine antiche, frutta bianca e scura (pesca, prugna bianca, visciola), prosegue con graffi floreali, verdi e speziati e si evolve verso sentori burrosi e caramellati, mantenendo sempre una solida base minerale. Al palato la freschezza è energica, l’alcol ben integrato, il tannino gentilmente presente e il corpo definito, con i sentori riscontrati al naso sulla passerella della lingua, mentre il finale è lungo e ricorda il caramello salato. Sono state prodotte trecento bottiglie.