Pinot Noir (100%) – 13,5%
Il vecchio tino di rovere è appena stato marchiato a fuoco. Nella cantina semibuia una nuvola di fumo si alza e danza sinuosamente intorno alla botte chiusa, volendo provocare o forse benedire, certamente unirsi al prezioso contenuto. Il suo tocco risveglia lo spirito ecumenico del Pinot Noir che compie il sacrificio eucaristico nel nostro calice liturgico. Ci dona le viscere della terra e l’aria rarefatta, le ciliegie, le prugne e le viole, il timo, la maggiorana e il finocchietto selvatico. Ci dona la sua gentilezza tannica, un pizzicore al cuore e un sorso snello e turgido, quasi erotico. Piacere lungo e carnalmente sacro.