Clos Lentiscus – Perill Blanc 2017

Xarel-lo

Alcol: 12,5%

Inici de càntic en el temple

Ara digueu: “La ginesta floreix,
arreu als camps hi ha vermell de roselles.
Amb nova falç comencem a segar
el blat madur i, amb ell, les males herbes.”
Ah, joves llavis desclosos després
de la foscor, si sabíeu com l’alba
ens ha trigat, com és llarg d’esperar
un alçament de llum en la tenebra!
Però hem viscut per salvar-vos els mots,
per retornar-vos el nom de cada cosa,
perquè seguíssiu el recte camí
d’accés al ple domini de la terra.
Vàrem mirar ben al lluny del desert,
davallàvem al fons del nostre somni.
Cisternes seques esdevenen cims
pujats per esglaons de lentes hores.

Ara digueu: “Nosaltres escoltem
les veus del vent per l’alta mar d’espigues.”
Ara digueu: “Ens mantindrem fidels
per sempre més al servei d’aquest poble.”

Inizio di cantico nel tempio

Ora dite: «La ginestra fiorisce,
dovunque nei campi c’è rosso di papaveri.
Con nuova falce cominciamo a mietere
il grano maturo e, con esso, le erbacce».
Ah, giovani labbra dischiuse dopo
il buio, se sapeste come l’alba
ci è tardata, com’è lungo aspettare
un levarsi di luce nella tenebra!
Ma siamo vissuti per salvarvi le parole,
per restituirvi il nome di ogni cosa,
perché seguiste il retto cammino
per il pieno dominio della terra.
Guardammo ben lontano nel deserto,
scendevamo fino in fondo al nostro sogno.
Cisterne secche divengono cime
salite per gradini di lente ore.
Ora dite: «Noialtri ascoltiamo
le voci del vento per l’alto mare di spighe».
Ora dite: «Ci manterremo per sempre fedeli
al servizio di questa nostra gente».

Salvador Espriu, Les cançons d’Ariadna, 1965

Catalogna, libertà e il profondo amore di Salvador Espriu per la sua patria quando dice “..e amo inoltre con un disperato dolore questa mia povera, sporca, triste, sventurata patria” nel suo “Assaig de cantic en el temple“. Questa ricca, tersa, felice, benedetta terra, ci regala un assaggio della sua essenza tramite uno dei suoi amati figli, lo Xarel-lo, vitigno rustico e forte. E subito si capisce che abbiamo a che fare con un carattere fiero e complesso, che sa essere ammaliante, morbido e tondo, ma che sa “accigliarsi” in fretta, mostrare spigoli e varie sfaccettature della stessa realtà. Affrontiamo la parte più “banale” dell’assaggio parlando di fiori, di agrumi, di frutta bianca dolce, di spezie gialle ma anche di mineralità e di lievi sentori affumicati. Fresco, nerboruto, con una leggera dolcezza che si assottiglia strada facendo, che si trasforma in ragione e sentimento, finisce per ottenere l’apprezzamento per il suo saper conversare senza “piegarsi”.

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