Malvasia Istriana (100%) – 13%
Nel palazzo di Cnosso, a Creta, gli affreschi che raffigurano la vite e la produzione di vino documentano la lunga storia della viticoltura in questa isola. Dagli scavi effettuati nel Labirinto di Minosse sono emerse molte anfore (Pithoì in Greco) adibite alla conservazione dell’olio e del vino. Da vari naufragi di navi antiche sono state rinvenute molte anfore Minoiche, ancora sigillate, contenenti vino destinato all’esportazione. Gli artigiani Cretesi hanno trasmesso l’arte della costruzione delle anfore nel tempo e, dopo tanti secoli, ancora oggi plasmano l’argilla con molta maestria, costruendo questi contenitori. Evanghelos Paraschos, di origine greca, è un produttore di vino nel Collio Friulano. Una parte della produzione viene vinificata in anfore Cretesi e, quello che è nato come esperimento nel 2009, è diventato, ormai, una certezza. Oggi proviamo la sua Malvasia, proveniente da viti vecchie di 80 anni, fermentata in anfore con le bucce, senza interventi sulla temperatura, senza l’aggiunta di lieviti selezionati e affinata per 6 mesi sempre in anfore, sui suoi lieviti. Infine, il vino non viene filtrato e non viene aggiunta anidrite solforosa. Il suo colore è un arancio “morbido”, non eccessivamente marcato. Naso molto bello e pulito, di albicocche mature, chiodi di garofano e zenzero. Sentori eterei e minerali lo rendono complesso ed elegante. Secco al palato, è molto fresco e giustamente sapido, succoso e di buona struttura. Presente una leggera tannicità e una persistenza lunga, dal retrogusto di albicocca secca. Molto buono.