Grecanico (100%) – 11,5%
Pithos (πίθος) in Greco Antico significa giara ed era (è) un contenitore di grandi dimensioni e dalla forma caratteristica, solitamente fatto di ceramica ma anche di terracotta, usato per l’immagazzinamento di olio e vino. Un bellissimo esempio di giara lo incontriamo proprio in Sicilia, nell’episodio “La Giara” del film-capolavoro dei Fratelli Taviani “Kaos”, tratto da “Novelle per un anno” di Luigi Pirandello, dove Franco Franchi e Ciccio Ingrassia ci regalano una delle migliori interpretazioni della loro carriera. Qui sotto, vediamo il “Tema della Luna”, la luna che influenza così tanto gli esseri umani e le piante, e quindi la vite; per questo, molti viticoltori biologici e biodinamici -come i nostri nonni e i loro antenati- prendono in considerazione le fasi lunari durante la vendemmia e durante la vinificazione. E poi la danza ancestrale, la giara, la luna, il baglio…
Il Grecanico non è un solo vitigno ma un gruppo di vitigni a bacca bianca autoctono della Sicilia, introdotto dai Greci durante la colonizzazione dei tempi antichi, come suggerisce anche il nome. I due cloni principali del vitigno sono quello “a spargolo”, coltivato principalmente nel Trapanese e quello “serrato”, coltivato nel resto della Sicilia (e questo dovrebbe essere il nostro caso). Com’è questo bianco fatto in anfora? Indimenticabile! Alla vista è il classico “orange wine” che ricorda il colore del rame, abbastanza limpido e dal naso affascinante e fresco. Sentori di pesca fresca e albicocca candita si sposano perfettamente con quelli floreali di fiori di campo e di erbe aromatiche. Non manca la frutta secca e una leggera nota di solvente. Freschissimo in bocca, è sorprendentemente equilibrato, sapido e dall’alcol perfettamente integrato, minerale ed amarognolo, leggero e persistente. Un vino tanto semplice quanto profondo.
Ioanni quanto ho assaggiato questo vino, dentro di me ho detto “questo un vino da intenditori”. Non è di facile beva come tutti i bianchi.
Si Hari, è tanto difficile quanto facile, è la porta che divide il presente dal passato..e non è chiusa a chiave. Apriamola!
Ioannis.
L’ha ribloggato su Whyne.
Mi hai fatto venire sete 😛
🙂