Si tratta di una rarissima varietà rossa dalla maturazione tardiva della Grecia Settentrionale, presente in alcuni vigneti di Evros, in particolare di Souflì. Dà vini secchi relativamente leggeri. E siccome siamo vicini a Natale, raccontiamo anche che questo vino accompagnava in passato il piatto tradizionale natalizio di Souflì, la “Bàbo”, che si preparava alla Vigilia. Si usava carne di maiale e di vitello, un po’ di fegato, strutto, porro tagliato fine, riso, sale, pepe nero e origano. Si tagliava la carne in piccolissimi pezzi e si amalgamava agli altri ingredienti aggiungendo un pochino d’acqua per rendere più morbido l’impasto. Dopo aver pulito accuratamente un grosso budello di maiale, lo riempivano, rigorosamente a mano, con l’impasto e legavano le due estremità con lo spago, bucandolo in vari punti con uno spillo per non farlo scoppiare durante la cottura. Nel fondo di una pentola di coccio ponevano dei tralci di vite e adagiavano il preparato, così non “si attaccava”, dopodiché lo mettevano a cuocere nel camino sui tizzoni ardenti per tutta la notte di Natale. Il giorno dopo, al ritorno dalla Messa, tutta la famiglia si metteva a tavola brindando con il Karnachalàs.