Maurizio Ferraro – Secondome Bianco 2017

Timorasso, Chardonnay, Grignolino, Nebbiolo – 11%

Una sera sorgeva la luna, sul ciglio della collina. Gli alberelli lontani erano neri; la luna, enorme, matura. Ci fermammo. Io dissi: “Tutti gli anni, a settembre, la luna è sempre la stessa, eppure mai che me ne ricordi. Tu lo sapevi ch’era gialla? ”L’amico guardò la luna, e ci pensava. Mi pareva davvero di non averla mai vista così, ma insieme di averne in bocca il sapore, di salutare in lei qualcosa di antico, d’infantile, tanto che dissi: “E’ una luna da vigna. Da bambino credevo che i grappoli d’uva li faccia e li maturi la luna”. “Non so”, disse l’amico “per me è sempre la stessa”. Ora il brivido mi aveva lasciato e la luna col suo sapore di vendemmia ci guardava entrambi come una creatura che conoscevo e ritrovavo..

Cesare Pavese (Feria d’agosto, Einaudi 1965)


..che conoscevo e ritrovavo in questo sorso; un sorso che la venerava nella sua pienezza, nella sua assenza, nella sua parzialità, nuda e cruda o nascosta tra il fogliame. “Illuminava” i profumi notturni di erbe campestri e di fiorellini bianchi, la terra, acida e aspra, e gli agrumi della sua tonalità, carichi di succo ad appesantire i rami. E quel sapore di mosto, antico e infantile.. e genuino. Il vino secondote e secondome.

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