Chinuri (100%) – 11%
L’Azarphesha nelle mani del Tamada assume un significato molto importante; distribuisce vino ai commensali e dà il potere al Simposiarca di “guidare” il brindisi. La figura del Tamada è fondamentale nella cultura georgiana; non basta alzare il calice ed esclamare “salute!” ma bisogna fare un discorso lungo (che coinvolge anche i commensali) e che va a toccare argomenti come la vita e la morte, la recita di poesie, il cantare e confrontarsi intellettualmente, fino alle dispute dialettiche e filosofiche. A tutto questo pensavo quando decisi che era l’ora di dedicarmi all’assaggio del Chinuri di Alapiani. L'”eccellente” (chinuri in georgiano) si è dimostrato davvero tale, conquistando prima il gradimento e poi la meraviglia di tutti i commensali con la sua fine aromaticità e con la sua eleganza. Dall’ambra alla pera, alla frutta gialla e alle spezie piccanti, dai fiori bianchi agli arbusti e all’erba, si è rivelato freschissimo, leggermente viscoso, intenso e dalla bella trama minerale. Complesso ma dalla beva facile. Molto buono.