Importante testimonianza del Vigneto Georgiano il Chkhaveri di Gaioz Sopromadze. L’odore pungente fa pensare che da un momento all’altro sbucchi dal bosco Pan, dio della campagna, delle selve e dei pascoli. Ma Pan, oltre al suo odore acre, porta in dono anche il profumo dolce della rosa selvatica e del sambuco nero, dei frutti di bosco e delle radici, di ventate balsamiche e boschive, di note eteree e affumicate. Ed è un’esperienza notevole, vitale, apprezzabile l’assaggio, selvatico, leggero, dall’acidità spinta e dal tannino gradevole. Non è facile riuscire a fondere le parole contrasto ed equilibrio in un sorso, ma con l’apporto di un forte carattere e di una storia millenaria, questo Chkhaveri ci riesce.