Nerello Mascalese in prevalenza
Alicante
Nerello Cappuccio
Minella Bianca
Catarratto
Grecanico
Alcol: 12,5%

Etna, figlia di Urano e di Gaia, ninfa immortale sospesa tra due dei; riceve tutto da Cielo e Terra e offre a noi tutta la sua bellezza, la sua grazia, la sua delicatezza, qui con un nettare dionisiaco, preghiera pagana e inno alla vita:
“Ninfe, figlie di Oceano dal grande cuore,
che avete le case sotto i recessi della terra posati sull’acqua,
correte nascoste, nutrici di Bacco, ctonie, date grande gioia,
nutrite frutti, siete nei prati, correte sinuosamente, sante,
vi rallegrate degli antri, gioite delle grotte, vaganti nell’aria,
siete nelle sorgenti, veloci, vestite di rugiada, dall’orma leggera,
visibili, invisibili, ricche di fiori, siete nelle valli,
con Pan saltate sui monti, gridate evoé,
scorrete dalle rocce, melodiose, ronzanti, errate sulle montagne,
fanciulle agresti, delle sorgenti e che vivete nei boschi,
vergini odorose, vestite di bianco, profumate alle brezze,
proteggete i capri e i pastori, care alle selve, dagli splendidi frutti,
che vi rallegrate delle sorgenti, delicate,
che molto nutrite e favorite la crescita,
fanciulle Amadriadi, amanti del gioco, dagli umidi sentieri,
di Nisa, invasate, guaritrici, vi allietate della primavera,
con Bacco e Deo portate grazia ai mortali:
venite con animo lieto ai santi sacrifici
versando corrente salubre nelle stagioni che accrescono il nutrimento.”
(da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla, trad. Gabriella Ricciardelli)