Inzolia (100%) – 12,5%
Dopo la recente degustazione del Frappato di Arianna Occhipinti, torniamo ad occuparci di un’altro vitigno autoctono Siciliano, l’inzolia, e di un’altra donna vignaiola, bella e solare come la sua terra, Marilena Barbera. Marilena si è impegnata in una viticoltura sostenibile, cercando di essere il meno invadente possibile nel lavorare la propria terra. Evita l’uso della chimica, poca solforosa e lieviti indigeni al posto di quelli selezionati. Qui abbiamo a che fare con una Inzolia proveniente da viti che hanno oltre 40 anni e si tratta del vino più rappresentativo della cantina. Nel bicchiere possiamo osservare un colore giallo paglierino abbastanza carico e avvicinandolo al naso possiamo respirare la Sicilia stessa. Basta chiudere gli occhi e “ascoltare”: questo vino ci racconta degli agrumeti profumati dell’isola, della frutta matura tagliata, che aspetta il nostro ritorno dal mare, sul tavolo, sotto la pergola, dello iodio, che parla di un mare pieno di storia, dell’aroma dei fiori dolci che nelle notti primaverili riempiono i nostri polmoni, ma anche dei profumi della macchia mediterranea, timo in testa. Al palato, ancora il mare; importante la sapidità, presenti le note minerali, e poi quella sua freschezza..morbido ed equilibrato, corrispondente al naso per i sentori sentiti..e di buona lunghezza, come per dire “voglio che non ti dimentichi di me, della mia terra, della mia essenza”..e chi se la scorda più, Marilena, l’Inzolia e soprattutto, la Sicilia!

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Caro Ioanni se l’emozioni dell’Inzolia 2013 di Marilena era tante non posso immaginare quante saranno quelle che potrò ricevere dall’inzolia dietro le case.
Oggi l’inzolia base di Marilena mi ha portato per un’attimo in Grecia a guardare il Mar’egeo. !!!
Ci vediamo Venerdì
Haris