Carignan (50%), Grenache (23%) Syrah (23%) Aramon (4%) – 14,5%
Un piccolo Domaine di 4 ettari nelle pendici di un antico vulcano, proprietà di Cécile e Bernard Bellahsen, dove tutto si fa nel modo più naturale possibile. Bernard (di madre Italiana) viene dalla Tunisia; arrivò a Perpignan nel 1961 e studiò storia a Montpellier. Attratto dalla vita all’aperto, ha trascorso 15 anni alla produzione di succo d’uva biologico per poi passare a produrre vino. Autodidatta, sostiene che è più difficile fare succo d’uva che vino. Coltiva le sue vigne non usando mezzi meccanici ma solo i suoi cavalli. Dice che può coltivare l’uva senza usare sostanze chimiche di sintesi e fare del buon vino..non posso che dargli ragione dopo aver assaggiato il suo Promise 2003. Molto chiuso inizialmente, va lasciato respirare a pieni polmoni ma, vi assicuro, vale la pena aspettarlo. Rosso scuro, non perfettamente limpido (il vino non è filtrato) esprime un bouquet ricco e intenso. Ciliegie sotto spirito, prugne, rosa appassita, sentori di cuoio e note speziate di pepe, il tutto ben amalgamato, intenso ma armonico. Al palato, i tannini sono rifiniti molto bene, buona concentrazione e corpo, grande equilibrio, freschezza, sapidità, di notevole alcolicità ma molto ben integrata e lunghissimo finale di frutta e spezie dolci (chiodi di garofano e cannella). Buonissimo. Mi dichiaro suo fan.

Stefano Bellotti racconta che il mantra di Bernard è: 5 ettari 1 uomo 1 cavallo…
In effetti, non è corretto quando parlo di cavalli, si tratta di uno solo, attualmente Prince, prima di lui c’è stata Cassiopé. Hai citato Bellotti, altro grande “guerriero” del biodinamico…