L’Andalusia a Bologna. Bella serata all’Enoteca Storica Faccioli con i vini di Bodegas Barranco Oscuro, in compagnia di Lorenzo Valenzuela e di Luisa. I vigneti di Barranco Oscuro sono i più alti d’Europa (1368 m.) e vengono coltivati naturalmente, senza diserbanti, pesticidi o fertilizzanti sintetici.
Vigorosi e affascinanti, i vini di Barranco Oscuro hanno personalità da vendere, autentici ed elegantemente potenti. Ma andiamo a vedere i vini degustati:
Brut Nature 2012: Ottenuto da uva Vigiriega, questo giovanissimo metodo classico è vinificato senza l’aggiunta di lieviti selezionati e di solforosa (come d’altronde tutti i vini di Barranco Oscuro). Fruttato e minerale, è molto fresco anche se non ancora ben definito dovendo ancora fare la “degüelle”. Promette bene.
Blancas Nobles 2011: Maggioranza di Vigiriega e Sauvignon Blanc, un po’ di Riesling e Albarino. Particolarissimo. Naso minerale, intenso e citrino. Sentori di ambra e fiori. Al palato potente e fresco, direi balsamico e molto persistente. Un retrogusto particolare che ricorda lo zafferano, compreso un leggero pizzicore alla gola che sottolinea la sua particolarità. Buonissimo.
Tres Uves 2012: Vigiriega, Vermentino e Viognier sono le tre uve che danno il nome a questo vino. Dopo l’annata 2011 recensita un po’ di tempo fa, arriva il momento del 2012. Giovane e di ottima acidità, più “pacato” del suo predecessore, regala un sorso fruttato e mielato, succoso e intenso. Diamogli un po’ di tempo e il Principe diventerà Re.
BO2: Vino da uve Tempranillo, dal naso speziato e fruttato, pepe, more e prugne ma anche fiorito di viole e garofani. Non mancano le note mentolate e minerali. Al palato si presenta fresco e morbido, con tannini levigati, potente e minerale.
Garnata 2010: Da uve Granacha (Grenache per i Francesi, Cannonau per gli Italiani), il Garnata mi ricorda i rossi di Dettori, testardi e scontrosi, vini di personalità. Vino tannico ma rotondo, balsamico e fresco, speziato, selvatico e fruttato. Finale di incenso e frutta secca. Vino non facile ma più che interessante.
1368 Cerro Las Monjas 2005: Dicevamo prima che Barranco Oscuro ha i vigneti più alti d’Europa, 1368 metri, il nome appunto del vino di punta dell’azienda. Cabernet sauvignon, Cabernet Franc, Garnacha e Merlot le uve usate per il 2005. Dopo averlo fatto respirare e dopo aver perso il sentore di ridotto, emerge un vino molto intenso, balsamico e fruttato,con le amarene sotto spirito in evidenza e fiori rossi come le rose e i gerani. Al palato è ampio e fresco, dai tannini fini e l’alcol ben integrato, caldo e carnoso, con un finale lungo e minerale. Un gran bel vino.
Xarab 2009: Un nettare da uve Pedro Ximenez, assolutamente naturale. Vino non fortificato, senza l’aggiunta di zucchero e di alcol, possiede un colore che ricorda l’ambra. E’ una vendemmia tardiva, i grappoli appassiscono in vigna e ci regalano un vino commovente, un succo d’uva! Al naso agrumi e appunto uva. Al palato è denso e fresco, di grandissima bevibilità, originale e naturalmente dolce, senza “stancare”. Buonissimo.
una sola parola: INVIDIA….!!
😉
e di che?
per quei vini…
Non c’è niente da invidiare. Semmai da assaggiare. ma come si può fare?Non sappiamo nemmeno dove trovarli!
trovarli …questo è il problema!
Tutti uno più buono dell’altro da come li descrivi.