Malvasia delle Lipari (100%) – 11,5%
Ha un potere magico il vino di Paola Lantieri su di me; gli aromi di questa Malvasia mi trasportano sull’isola sacra al dio Vulcano, a Gelso, dove le sue uve crescono. Dalla spiaggia nera di Gelso si può vedere la Costa Saracena e ammirare l’Etna mentre la brezza marina mi accarezza il viso e porta con sé un penetrante e rinfrescante profumo di iodio. Fiori bianchi estivi, albicocche e pesche, agrumi, mandorle ed erbe mediterranee, circondati da “un’aurea minerale”, fanno sognare ad occhi aperti. L’ingresso in bocca ci regala un sorso secco, salino ed estremamente fresco. Elegantemente aromatico, marino e roccioso, lascia un segno indelebile nella memoria gusto-olfattiva.
Meritatissimo post per Paola Lantieri, che cita Esiodo nel suo sito, il quale, parlando di Malvasia scrisse: “alla fine del secolo VIII a. C.. in Boezia nel periodo della vendemmia si soleva raccogliere i grappoli d’uva durante il mese di settembre ed esporli al sole e l’aria per dieci giorni e dieci notti, per cinque giorni lasciarle all’ombra e il sesto giorno versare nei recipienti il dono di Dionisio”
L’ha ribloggato su vinidisiciliae ha commentato:
Meritatissimo post per Paola Lantieri, che cita Esiodo nel suo sito, il quale, parlando di Malvasia scrisse: “alla fine del secolo VIII a. C.. in Boezia nel periodo della vendemmia si soleva raccogliere i grappoli d’uva durante il mese di settembre ed esporli al sole e l’aria per dieci giorni e dieci notti, per cinque giorni lasciarle all’ombra e il sesto giorno versare nei recipienti il dono di Dionisio”
Provata. Strepitosa.
“Strepitosa” rende molto bene l’idea.
affascinata…