Mantonico Bianco (100%) – 14%
“Quando Orione e Sirio giungono a mezzo del cielo (il solstizio d’autunno, fra il 20 ed il 21 settembre) e l’aurora delle rosee dita vede Arturo, allora, o Perse, spicca e porta a casa tutti i grappoli: li terrai al sole per dieci giorni e dieci notti, per cinque invece all’ombra; al sesto giorno, poi, porrai nei tuoi vasi i doni di Dioniso che danno molta gioia”.
Esiodo
Nell’antica Locri Epizefiri, i Greci facevano appassire le uve su canne intrecciate poste sotto il sole. Il nettare prodotto veniva consumato -principalmente- dagli indovini (Mantonikoi o Mantissii), dai sacerdoti e dai partecipanti dei riti orgiastici dedicati a Dioniso. Il Mantonico Bianco, ancora oggi, continua la tradizione milennaria dell’appassimento delle uve su graticci e il suo prezioso succo ci trasmette la forza vitale dionisiaca, l’impulso, l’ebbrezza, l’estasi. Il caldo colore ambrato invita a rilassarsi e ricevere il suo dono; fichi secchi e agrumi canditi, miele e incenso, note balsamiche e mandorle. Ma è in bocca che si consuma l’orgia dionisiaca; l’amplesso fra freschezza, dolcezza, sapidità e l’amaro delle mandorle manda in estasi anche il palato più esigente senza stancarlo, rendendo ebbra l’anima e il corpo. Balsamo.