Antonella Gerosa e Massimo Marchiori, architetti piemontesi, decidono di cambiare radicalmente la loro vita nel 2007 (vivono dal 2000 in Spagna), spostandosi a Bonastre, nel Basso Penedès. Il desiderio di una vita più “lenta” li spinge a stabilirsi in una zona del Massís de Bonastre, montagne basse che si interpongono fra le pianure dell’Alt Camp e il Baix Penedès. Su questo terreno, prevalentemente argillo – calcareo, la vite, se amorevolmente seguita da persone tenaci e appassionate che la rispettano, riesce a regalare emozioni liquide indimenticabili. Si mettono alla ricerca di vecchie vigne, spesso abbandonate, e al recupero di antichi vitigni locali. Comincia, così, un lavoro duro ma molto stimolante e sempre più appagante. Vitigni come Trepat, Queixal de Llop, Ull de Perdiu ritornano alla vita e vanno ad affiancare altri, come Trepat, Sumoll, Garrut, Garnatxa, Samsó, Cartoixa Vermell, Moscatell, Pansé, Parellada, Vinyater, Xarel-lo, Bobal. Antonella e Massimo riservano il massimo rispetto per la terra e per le persone, seguendo una viticoltura “naturale”; le viti sono coltivate biologicamente e i vini fermentano con i loro lieviti autoctoni, non vengono filtrati e non viene aggiunta solforosa. Provateli e “vi si aprirà un mondo”!