Pinot Noir in prevalenza, Chardonnay – 12%
La mano di Beaufort lascia un’impronta inconfondibile nei suoi champagne; il rispetto per la natura, l’omeopatia, l’aromaterapia, la sboccatura alla volée per capire cosa si può fare per raggiungere “la perfezione” in ogni bottiglia, la consapevolezza che si può sempre migliorare (ma anche peggiorare). L’energia che emanano i suoi vini, la dinamicità del naso e del sorso, sono caratteristiche che accomunano tutte le sue creazioni e molto difficilmente possono essere riscontrate in altri champagne. In questo Grand Cru le emozioni si susseguono in un’esperienza sensoriale che va oltre le convenzioni; una fitta pioggia di stelle bagna la terra ai piedi del bosco sacro, l’armonia fiorisce insieme alla natura verde e rossa, la soddisfazione -intensa- è fatta di fotogrammi gioiosi, stupefacenti, goduriosi. L’eleganza rimane sospesa nell’aria per molto tempo dopo l’ultimo giro sulla giostra, e noi ci troviamo -come per magia- “nel bosco della stella, per osservare il cosmo, capirlo e festeggiarlo”.*
*dedicato a Ugo