Malvazija (100%) – 13,5%
Da “A Monemvasia” di Simonetta Bacchi
Città morta dove da ogni sasso spunta la vita.
Un colore scuro di buganvillea, bianco di gelsomino,
un profumo forte penetra nell’aria salata.
Tra le pietre antiche è rimasta la conchiglia aperta.
Lo scarabeo notturno si muove veloce
sulla roccia consumata dal tempo.
Di fronte il mare incredibile di Grecia,
cupo sugli scogli, trasparente di lontano,
mare dai mille volti, arrabbiato in questa notte di vento.
Di là incombe la montagna aspra, fichi selvatici,
cespugli spinosi. In alto le cupole delle chiese bizantine.
La storia s’intreccia, si fonde con il presente.
Qui non c’è morte, ma voci vicine.
Anche dentro di noi si muore e si rinasce.
Tra questi sassi è vita, in noi solo l’amore è vita..
La storia s’intreccia, si fonde con il presente. La Monemvasia-Malvasia si fonde con la Malvazija, colma il Mediterraneo con la sua essenza, con la sua storia; appaga i sensi, lenisce l’anima, infonde speranza. “Qui non c’è morte, ma voci vicine”.