Carignan (60%), Grenache Noir (25%), Syrah (15%) – 13,5%
Spiccano i rilievi nello spazio e nel tempo in un patchwork centenario di scisti friabili capaci di metamorfosi continue. Il Mediterraneo rivendica la paternità, la maternità, l’essenza; sassi sparsi e arbusti graffianti, forza balsamica e frutto profondamente scuro, erbe selvatiche e fine speziatura. La carnosità silenica e il calore “rude e ansimante” vanno a contrastare -e ad integrare- la grazia dionisiaca, la freschezza e la vitalità di un vino bifronte. L’estasi, l’ebbrezza, la liberazione dei sensi, unisce il vecchio e il nuovo in un vino senza tempo.