Abbandona il suo solito compagno di viaggio (Xinomavro) per avventurarsi da solo in una delle sue rare sortite sul palcoscenico del vino greco. Se la cava molto bene, riuscendo a mostrare carattere, espressività, intensità e solidità.
Ciliegie, lamponi e prugne secche, fiori scuri e foglie di tè, cannella e pepe nero, funghi e cuoio. Tannini attivi e movimentati, buona freschezza e marcata mineralità calcarea-argillosa compongono un sorso tanto impegnativo quanto carismatico, che per regalare momenti goderecci ha bisogno di mostrare la sua indole gastronomica (dategli della carne alla brace e saprà premiarvi alla grande). Solidità e piacere.