Alcol: 14,5%
Affondai il cucchiaio
su quel sottile velo caramellato
e sentii quel crac
quel rumore prima di affondare
nella morbida calda crema
e quel profumo di zucchero bruciato
così delizioso e incisivo
E dopo
i fiori
la brezza del mare
i fossili nascosti sotto i miei piedi
le lampadine accese
attaccate ai fili
la tovaglia a quadretti
Era sabato
mi girai di scatto
e lo vidi davanti a me
Fu la prima volta
che mio padre mi scoprì
mentre bevevo di nascosto
il suo bicchiere di vino
Agnese

Con il naso all’insù a frugare tra i ricordi. Il sole -sempre maturo- che illuminava il mio mondo; quel giardino con i due aranci amari che profumavano il vicinato; il susino, l’albicocco, i fiori bianchi e gialli e le erbe aromatiche del cortile di casa mia che con grande amore curava mia madre; l’aria pulita che mi riempiva i polmoni e mi ricordava che non lontano da lì mi aspettava il mare, che si mischiava al profumo della terra e a quello speziato che proveniva dalla cucina, poco prima dell’annuncio magico: a tavola! E’ pronto! Dolci ricordi, dolci sapori e mio padre -sempre solare- che versava il vino nei bicchieri bassi. Il mio Koropì in una bottiglia di Savvatianò, per me preziosa.