


Raspato Nero
Alcol: 12%

Bravi i ragazzi di Aurete, Giovanni, Paolo ed Eugenio; hanno recuperato (in questo caso) un vitigno autoctono dei Monti Aurunci ormai dimenticato, il Raspato Nero, e credono in un’agricoltura sostenibile, rispettando la natura e facendo uso delle tecniche dell’agricoltura biodinamica. Il territorio e il Raspato li ringraziano e li premiano con una stella splendente, un nettare elegante ed equilibrato che illumina anche le notti più buie. Mare e monti, sale e fiori notturni, mineralità e vivace acidità, sinuosità e gioia di vivere, voglia di correre, finire e ricominciare. Ancora.