

Alcol: 13%

Quando all’inizio del ventesimo secolo arrivò la filossera sull’isola di Lesvos, distrusse tutto, tutto tranne alcune viti di un’antichissima varietà che i locali chiamavano Krassostafylo (uva da vino), e che erano piantate sulle rocce vulcaniche intorno al paese di Chidira (che poi ha dato il nome alla varietà). Qui, il terreno contiene fino al 7% di zolfo e solfato di rame offrendo una protezione naturale contro le malattie del vigneto e donando al vino una marcata mineralità. Elektron (ambra) su tutto, ferro e roccia, erbe balsamiche e arbusti, frutti rossi e bucce di agrumi. Acidità pungente al palato e tannino ben integrato, corpo medio, mineralità e finale piacevolmente amarognolo per un vino tanto particolare quanto buono.