Aglianico (100%) – 14%
“Ahimè, grida, più a lungo vive il vino che un omuncolo. È bene che noi badiamo a titillarci la gola, ché la vita si spiega tutta nel vino.” (Petronio – Satyricon, cap. XXXIV; 1982, p. 57).
La vita si spiega tutta nel vino di Luigi Tecce, che ci mette la faccia, una faccia pulita, senza lieviti selezionati, enzimi, batteri malolattici, tannini aggiunti, disacida, chiarifica, filtrazione, gomma arabica..e crea un vino capolavoro. Si presenta con un colore rosso rubino scuro e leggermente velato. I sentori fruttati sono esuberanti, ciliegie, mirtilli, prugne e more. Leggere note floreali di viola e lavanda arricchiscono il bouquet. Seguono spezie dolci, tabacco e goudron. Al palato i tannini sono decisi ma non aggressivi, buona l’acidità e la struttura con l’alcol ben integrato. Sorso affascinante, rotondo, leggermente balsamico, lungo e godereccio. Vino-poesia che finisce in fretta…
Vino-Poesia: Bellissimo Binomio! Abbraccio,65Luna
Un caro saluto a te, Luna. Buona giornata.
Il 2011 che ho aperto ieri, per i miei gusti non è ancora pronto. Tannini agressivi finale amarognolo, buon vino si, ma ci vuole minimo 1-2 anni ancora.
P.S. I migliori auguri per un Natale Felice 🙂
Harris
Tanti auguri per un sereno Natale e un felice anno nuovo anche da parte mia, e buone bevute! 🙂