Chidiriòtiko (100%) – 14,5%
Il vitigno Chidiriòtiko, che dà il suo nome a questo vino, è la stessa varietà recuperata, coltivata su questi terreni vulcanici nell’antichità e con la quale si produceva il “Lesvios Oenos”, il vino più costoso e pregiato dei mercati di Atene e Roma. Questa antica varietà viene coltivata oggi, esclusivamente in conformità con i principi dell’agricoltura biologica, all’interno del cratere del vulcano che creò la foresta pietrificata di Lesvos. Per questo motivo i terreni contengono fino al 7% di zolfo e solfato di rame e danno vita ad un vigneto singolare, che si trova in una specie di “miniera all’aperto”. Così, vengono prodotti vini dalla marcata mineralità e il terreno, ricco di zolfo e dei suoi composti, offre una protezione naturale contro le malattie del vigneto. Il produttore Methymnaeos (uno dei tanti nomi di Dioniso, che significa “vino del matrimonio e della musica”) nasce nel 1985 dalla Famiglia Lambrou, recupera il vitigno “Chidiriòtiko” dal quale produce tre vini, un rosso, un “orange wine” e un “blanc de noirs”, il nostro vino di oggi. Si presenta con un colore giallo paglierino tendente al dorato e buona consistenza; lacrime lente e fitte indicano l’alto contenuto alcolico. Al naso, inizialmente discreto, si mettono in evidenza note di miele, fiori di campo e sentori fruttati, agrumi e albicocca, tutto questo intriso da una intensa mineralità. Al palato è di media freschezza e corpo, ricco in alcol, gusto particolarissimo che ricorda la cenere vulcanica, burroso e “terreno”. Buona lunghezza e finale erbaceo e leggermente alcolico. Particolarissimo.
Anche se non sono un gran consumatore di vino, leggo con piacere. Interessante 🙂 Ciaooo
grazie Niko, sono davvero contento. Buona giornata.
🙂