Degustazione di lusso ieri sera, organizzata dalla sezione ONAV di Bologna, dedicata ai Sauternes; presente uno dei produttori. Otto i vini provati, compreso il legendario Chateau d’Yquem. Vediamoli.
Château Pascaud–Villefranche 2009
Proveniente da agricoltura biologica e certificato ECOCERT. Sémillon (80%), Sauvignon Blanc (20%). Colore giallo carico e sentori di spezie, miele e frutta gialla. Al palato si presenta viscoso e dolce ma anche con una punta salata. Naso superiore rispetto alla bocca.
Château Rieussec 2009 1er Grand Cru Classé
Pluripremiato, “piomba” nella degustazione in “pompa magna”. Dorato e mellifluo, con i suoi sentori intensi di albicocca, pesca, burro, cannella, rosa e legno, inizialmente ammalia ma analizzandolo meglio nel prosieguo della serata mostra alcune lacune. Il legno non è integrato (il vino è molto giovane), non è perfettamente botritizzato e la presenza della solforosa è molto marcata. Piacione.
Château Lafaurie-Peyraguey 2008 1er Grand Cru Classé
Annata difficile la 2008. Sono stati effettuati molti passaggi in vigna per poter raccogliere gli acini nel momento giusto. Il vino si presenta con un colore dorato di media intensità e aromi sottili che gli conferiscono grande eleganza. Lievito, miele, spezie, erbe aromatiche e funghi i suoi sentori. Al palato è fresco e strutturato, di buon corpo e complessità, denso e persistente.
Château De Myrat 2007 1er Grand Cru Classé
Oro carico tendente all’ambrato. Molto speziato, intenso il sentore di zafferano. Miele, albicocca e arancia amara. Finisce con una sottile scia minerale. Al palato è equilibrato e piacevole anche se non particolarmente fresco e persistente. Piacevolmente amarognolo. Comunque interessante.
Château Coutet 1998 1er Grand Cru Classé
Oro puro. Intenso, con sentori di uvetta, agrumi, vaniglia, fiori bianchi e “tonnellate” di zafferano. Al palato è fresco, strutturato e amarognolo. Buono ma non particolarmente fine.
Château Guiraud 1998 1er Grand Cru Classé
Vino proveniente da agricoltura biodinamica. Colore ambrato, quasi aranciato. Una gioia per l’olfatto, sottile e complesso. Sentori di zafferano, agrumi, albicocca, legno buono, miele e burro. Naso di grande finezza. L’ingresso in bocca è spettacolare. Freschissimo e morbido, grasso e dal corpo pieno, con una buona lunghezza e una migliore persistenza. Raffinato.
Château D’Yquem 1996 Premier Cru Supérieur
Più famoso di così! Ma com’è questo Château D’Yquem? Colore oro tendente all’ambrato e naso concentrato e ricco, un po’ introverso, serve del tempo per esprimere il suo potenziale. Miele, zafferano, albicocca, frutta esotica, frutta secca. Elegante. Al palato è cremoso, di buona acidità e ottima struttura. Anche qui serve tempo, è cresciuto molto col passare dei minuti. Molto lungo e molto persistente, alla fine dimostra di essere un campione.
Château Pascaud–Villefranche 1989
Un’altra annata complicata che ha comportato vari passaggi in vigna. Questo vino si presenta con un colore ambrato e sentori eleganti di fiori bianchi e frutta gialla. Leggero e piacevole al palato, di giusta freschezza, forse manca un po’ di concentrazione e di persistenza ma non gli manca la qualità.
Considerazioni finali:
Serata interessantissima con ottimi vini, che se presi singolarmente sarebbero tutti molto buoni. In questo contesto, con tutto questo ben di Dio, e se dovessi mettere tre sul podio, questa sarebbe la mia classifica:
1. Château Guiraud 1998 1er Grand Cru Classé
2. Château Lafaurie-Peyraguey 2008 1er Grand Cru Classé
3. Château D’Yquem 1996 Premier Cru Supérieur
Vini strepitosi! 65Luna
Ciao Luna,
vini davvero interessanti. Buona serata.
Ma quanto sei stato fortunato e come parli bene del Sauternes! Anch’io avrei premiato lo château Guiraud, uno degli Château pioniere del biodinamico a Bordeaux e che prende cura del suo botrytis 🙂 A volte c’è tanta chimica che ti chiedo come il fungo riesce ancora a svilupparsi!
Alex
Ciao Alex,
eh, ma quando un vino è buono, è buono! E il Sauternes, lo è. Sulla chimica ci sarebbe molto da dire, comunque i funghi crescono lo stesso, solo che sono allucinogeni. 🙂
Buona serata,
Ioannis.