Ripropongo un bel post di Pietro Stara.
“Un tempo, se ricordo bene,
la mia vita era un banchetto in cui tutti i cuori s’aprivano,
in cui tutti i vini scorrevano”.
Arthur Rimbaud, Una stagione all‘inferno (Une saison en enfer)
Al cinema: Jeune et jolie, Giovane e bella in italiano. La narrazione lineare del film, a un cero punto, viene sospesa e irrompe, con il volto di alcuni personaggi che si rivolgono direttamente al pubblico come in una pièce teatrale, la poesia di Rimbaud: Roman (Romanzo). Un tempo sospeso di forte emotività che si accentua durante la recitazione e che si conclude, con le lacrime agli occhi della protagonista, Marine Vacth, nell’ultima strofa.
La poesia, per intero:
I
Non si può essere seri a diciassette anni.
– Una sera al diavolo birra e limonate
E i chiassosi caffè dalle luci splendenti!
– Te ne vai sotto i…
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Vero: bel post! buona serata,65Luna
Vino e Storia è uno dei miei blog preferiti, Pietro Stara è proprio in gamba!
Buona serata Luna,
Ioannis.