Zweigelt (100%) – 13,5%
Scuro e torbido, ti fa sentire come Teseo, con il calice-gomitolo di lana tra le mani, all’interno del labirinto di Cnosso. Quel che sembra complesso si semplifica, quel che sembra facile si complica. I frutti di bosco sono fragranti ma mostrano anche una forza crescente, quasi schiacciante, come i muscoli del Minotauro o come l’amore di Arianna. Sentori balsamici allentano la presa, spezie dolci e legno buono. Concentrato, intenso, dal corpo pieno e dall’acidità ben presente, mostra tannini rotondi e piuttosto morbidi. Ti avvolge a lungo, come l’abbraccio di Arianna o come la stretta mortale del Minotauro, e tu capisci che i due personaggi si sovrappongono, si fondono con te dentro il labirinto che non c’è mai stato, dentro il labirinto da cui non sei mai uscito. Alla fine l’amore vince ma devi abbandonare l’amata perché l’hai promesso a Dioniso, di cui Arianna sarà sposa. Il destino è segnato, e dal loro amore nasceranno Toante, Papareto, Stafilo (uva in greco) e Enopio (chi fa vino in greco). Ne vale la pena.