Savagnin, Gewurztraminer – 12,5%
“Se un giorno le api dovessero scomparire, all’uomo resterebbero soltanto quattro anni di vita”. Albert Einstein
C’è un fantastico Via Vai intorno al favo; le api “tastano il polso” della terra, volano di fiore in frutto, portano il loro contributo e lo trasformano in nettare. Uvetta e albicocca secca, pera e mela cotta, buccia d’arancia e rosa appassita. E ancora, anice stellato e liquirizia, zenzero e noci, resina d’abete e funghi, argilla e pappa reale. La loro danza, esoterica e frenetica nello stesso tempo, vuole imbonire gli Dei, vuole fare in modo che il mondo non muoia, nonostante l’uomo ce la metta tutta per ucciderlo. I profumi sono delicati e inebrianti, amalgamati perfettamente, insoliti nel loro abbinamento, felici nel risultato finale. Il nettare è “pieno”, sottilmente dolce e amarognolo, spinto da una vivace acidità e una finissima astringenza. Se il mondo fosse questo vino, le api non morirebbero mai, e noi saremmo al sicuro.
Mi fa morire dal ridere l’etichetta con la menzione Grand Cul Cassé (gran culo rotto)…quindi mi dico che sarebbe anche un mondo molto più divertente senza tutti gli orribili acronimi italiani: DOCG, DOC, IGT, IGP…ecc. 😉
Alex
Assolutamente!