Cannonau (30%), Monica (30%), Muristeddu (30%), altri vitigni autoctoni (10%) – 15,5%
Le viti dei nonni, le viti dei padri, le viti dei figli; tutte insieme appassionatamente, come vuole la tradizione. La terra arida, la fatica, il passo pesante dei buoi in vigna, il sudore, si trasformano in grazia ed eleganza, si trasformano in un liquido colmo dell’isola e della sua vita rigogliosa, colmo del Mediterraneo più puro; si trasformano in un liquido alla ricerca del tempo perduto.
“Nello stesso istante in cui il liquido.. ..raggiunse il mio palato, io trasalii, attratto da qualcosa di straordinario che accadeva dentro di me. Una deliziosa voluttà mi aveva invaso, isolata, staccata da qualsiasi nozione della sua causa. Di colpo mi aveva reso indifferenti le vicissitudini della vita, inoffensivi i suoi disastri, illusoria la sua brevità, agendo nello stesso modo dell’amore, colmandomi di un’essenza preziosa: o meglio, quell’essenza non era dentro di me, io ero quell’essenza.”*
*Marcel Proust (1871-1922); dal primo volume (Du côté de chez Swann) dell’opera “À la recherche du temps perdu.”
Un pensiero riguardo “I Garagisti di Sorgono – Uras 2015”