Fokianò (100%) – 13,5%
Come avrà fatto la nereide Calipso a trattenere Ulisse per sette lunghi anni a Lipsi (Lisso), la sua isola? Certamente con il suo amore e con la sua leggendaria bellezza ma anche con il nettare e l’ambrosia che questa terra rigogliosa potè offrirgli. Il nettare, in particolare, nasce dalle piante di una varietà antichissima, il Fokianò, che si identifica nel “Pramnio vino”, di finissima qualità e dalle proprietà curative. Gli acini del Fokianò, nel nostro caso, sono rimasti a lungo sulle piante per poter raggiungere una buona maturazione e una grande concentrazione di zuccheri, poi sono stati stesi sotto il sole per diversi giorni e fatti appassire all’aria aperta. Il prezioso nettare che nasce, lascia -letteralmente- a bocca aperta i fortunati assaggiatori. Ammaliante al naso, seduce con sentori di bergamotto e fico caramellato, albicocca secca e uvetta, cannella e chiodi di garofano, funghi e incenso. Una carezza al palato, dolcezza supportata da giusta acidità, grande equilibrio, fragranza e interminabile lunghezza. Aposperitis*, la stella più luminosa del cielo greco.
*Aposperitis è il nome letterario del pianeta Venere.