Torre dei Beati – Mazzamurello 2010

Montepulciano d’Abruzzo (100%) – 14%

Non solo Valentini ma anche Galasso-Albanesi. A Loreto Aprutino, nel Pescarese, Adriana e Fausto coltivano biologicamente, tra il Gran Sasso e il mare, 21 ettari di vigne. Pecorino, Trebbiano e Montepulciano d’Abruzzo. Di quest’ultimo andiamo a conoscere un’espressione particolare, un vino ottenuto con la lavorazione sulle fecce fini delle migliori uve. Nasce così, tra tradizione e fiaba, Mazzamurello. Si tratta di un folletto di montagna che, nell’immaginario popolare, accompagna la vita di uomini e donne nelle case di campagna. Manifesta la sua presenza battendo dei colpi (mazza) contro le mura di una casa (murello) e i motivi possono essere vari, la prossima nascita di un bambino, l’incapacità dell’anima di un defunto di evadere dal purgatorio o la presenza di un tesoro in prossimità di una casa. E’ proprio questo il nostro caso, dentro questa bottiglia si cela un piccolo tesoro, un vino dal colore rosso rubino intenso e prezioso. Intenso per i suoi sentori di ciliegia sotto spirito, di pepe nero e di goudron. Elegante e seducente per le sue note balsamiche, le resine nobili, il cioccolato e il tabacco. Irrompe in bocca con la sua grande struttura e intensità, con la sua importante acidità e i tannini fitti e maturi. Succoso, muscoloso e gentile nello stesso momento, lungo e molto persistente, è un vino impegnativo che non può essere preso “alla leggera”. Importante.

5 pensieri riguardo “Torre dei Beati – Mazzamurello 2010

  1. un grandissimo vino, come anche il Cocciapazza, senza dimenticare il loro Montepulciano base, dal prezzo commuovente. grandissimi produttori su tutta la linea (anche i bianchi)

    1. Ciao Matteo,
      non ho provato il Cocciapazza ma ne ho sentito parlare bene, questo Mazzamurello è davvero un Montepulciano di gran carattere.
      A presto,
      Ioannis.

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