Cabernet Sauvignon (100%) – 14,5%
Collio Goriziano, terra di buoni vini e ciliegie, le stesse che troviamo in questo straordinario vino, a partire dal colore, un rosso rubino profondo con riflessi granata. L’assenza di filtrazione o chiarificazione lo rende cupo e impenetrabile e la sua consistenza ricorda più un liquore che un vino. Al naso, le ciliegie del Collio, succose e mature, aprono le danze e caratterizzano l’olfatto seguite dall’eleganza della liquirizia, dalla profonda mineralità che la Ponka (terreno tipico di Oslavia composto da strati di marna e arenaria) conferisce ai vini, da una sottile scia di vaniglia, dolce, profumata e appena percettibile e dalle note di tabacco biondo, fresco e fragrante. Al palato la sua buona freschezza, il tannino notevole ma vellutato, l’alcol ben integrato e il sorso dolce, quasi liquoroso ma non stucchevole, trovano un equilibrio invidiabile. Il frutto è stramaturo, il corpo pieno e il finale lungo e persistente, come l’amore di Dario per la sua terra che cerca di preservare dai veleni della chimica, bandita dai suoi vigneti e dalla sua cantina. Ho avuto la fortuna di conoscere Dario durante la mia visita nel Collio; ho trovato una persona ospitale e diretta, schietta e “cocciuta”, naturale e vera, come i suoi vini. Dario Prinčič fa parte del Consorzio Vini Veri e la prima regola del Consorzio dice: “Quanto stabilito non tratta metodi “bio” o “non bio”, ma indica semplicemente le azioni che permettono a una produzione di esprimersi pienamente e raggiungere l’obbiettivo di ottenere un vino in assenza di accellerazioni e stabilizzazioni, recuperando il miglior equilibrio tra l’azione dell’uomo ed i cicli della natura. Questa, in sintesi, la finalità per cui il Gruppo Viniveri intende lavorare.” Chapeau!
