Rossese (100%) – 13,5%
Della piccola DOC ligure nel comune di Dolceacqua, andiamo a scovare il più vecchio produttore di Rossese, Antonio Perrino. Nino è un “garagista”, tutta la sua produzione si racchiude in due ettari di terra in località Arcagna e in sette botti nella sua piccola cantina. Due i vini prodotti, un Vermentino e un Rossese. Quest’ultimo è il protagonista di oggi. Viene vinificato con lieviti indigeni, senza controllo di temperatura, macerazione sulle bucce per 18 giorni e affinamento in piccole vecchie botti di rovere prima di finire in bottiglia, una bottiglia contraddistinta da un’etichetta bellissima e romantica, d’altri tempi. Nel calice possiamo osservare un vino “pulito”, dal colore rosso rubino vivace con riflessi violacei e dal naso inizialmente chiuso e “duro”, vinoso e animale. Con il passare dei minuti si distende ed esprime un ventaglio notevole di aromi, che spazia dal fruttato dei frutti di bosco e delle ciliegie al floreale delle rose, dalla balsamicità delle erbe aromatiche alla speziatura piccante e a un “soffio” di mare che mi fa pensare a un antipasto “mare e monti”. In bocca affonda subito il colpo, fresco e salino da una parte, succoso e corposo dall’altra. Sensazioni forti, corrispondenza fra naso e palato, tannino fine, emozioni continue che si spingono e si abbracciano fino a trovare la loro armonia, la loro convivenza perfetta e regalarci un sorso elegante e nello stesso momento diretto, puro. Estremamente giovane, estremamente buono, cosa può donarci in futuro? Tanto, ma tanto!
