Progetto molto interessante quello di otto produttori che lavorano in biologico e uno in biodinamica (Vinyer de la Ruca) e che condividono lo stesso tetto, precedentemente sede della cantina cooperativa locale e ora ristrutturato e pregno di vita e iniziative culturali; insieme a loro un bistrot-enoteca e un B&B.
Uno dei fondatori del progetto e l’unico produttore biodinamico è il fiorentino Manuel Di Vecchi (Vinyer de la Ruca). Ampelografo, decide di lasciare la carriera universitaria, trasferirsi nel piccolo paese di Banyuls-sur-Mer nel Languedoc-Roussillon, sul confine fra Francia e Spagna, e cominciare a produrre vino da uve locali, Carignan, Mourvedre, Syrah e Grenache. Il lavoro viene effettuato tutto a mano, con la zappa catalana e con l’aiuto di Ullamp, il mulo che lavora la sua terra. In cantina uso di barrique, bottiglie soffiate a bocca e tappi fatti a mano. Le poche bottiglie prodotte regalano un’esperienza unica, al naso, al palato e all’anima.