Mavrodàfni (100%) – 13%
La lancia trafigge il drago
Il suo sangue
come quello del toro
fortifica la terra
San Michele
come Mitra
sostiene il globo
Nell’equinozio d’autunno
accompagna il sole
verso il mondo oscuro
proteggendolo
dalle forze arimaniche
E’ lì che si forgia
la forza della rinascita
E’ lì che si sviluppa
il nuovo seme
Da lì a primavera
spunterà la nuova vite
Sole e oscurità
Bianco e rosso
Bene e male
Sempre insieme
bagnati dal sangue
illuminati dalla spada
protetti da Dioniso
in veste di angelo
Agnese
Sento l’ansimare del toro, ormai troppo vicino. Il suo odore selvatico si mischia a quello della terra, a quello dell’aria fresca, ai profumi dell’erba, delle piante e delle radici, del rosmarino, dell’alloro, della liquirizia, dei fiori scuri, dei frutti neri. Voglio correre ma non ci riesco, sono immobilizzato. Silenzio improvviso, quiete. Mi giro; non lontano da me, tra ulivi e viti, il toro mi guarda calmo. La sua pelle luccica sotto il sole; è giovane, ben strutturato e calmo, dalle movenze morbide e dallo sguardo penetrante, una forza della natura che sa come e quando esprimersi. Il nobile toro, Dioniso Bougenès è venuto a trovarmi in sogno, un sogno ad occhi aperti e a calici colmi.