Alcol: 13%
In equilibrio sul filo
cammino con l’asta in mano
a volte pende da una parte
poi dall’altra
In equilibrio tra la nevrosi e la psicosi
alto e basso
mare e collina
calore e salinità
Emozioni contrastanti
euforia e stanchezza
mi sforzo di restare in equilibrio
o mi lascio andare?
Chi lo dice che di là del filo
non sia anche meglio?
Il bicchiere mi dice che il caos è facile
Per l’equilibrio ci vuole determinazione
consapevolezza
forza
allenamento
concentrazione
e anche un tocco di fortuna
Continuo a camminare e mi accorgo
che il filo non c’è mai stato
Agnese

Diamante grezzo, non lavorato, che non si presta a tagli mirati e lucidature di alcun tipo. Sotto la sua corazza splende il cuore pulsante di Monte Pelion che “abbaglia” l’occhio attento, l’occhio che non vuole essere ingannato. Complessità e concentrazione notevoli, ma anche “ampio respiro”, purezza e intensità; soffi balsamici resinosi e rigeneranti, frutti scuri maturi e compatti, pasta di olive nere, carne legata con alloro, rosmarino e maggiorana e splendida mineralità rocciosa. Scorre bene ma non sfugge, anzi, incide con il suo tannino vivo, con i suoi muscoli scolpiti, con il suo calore e anche con la sua freschezza salina. Carattere forte che non si fa dimenticare facilmente.