Trebbiano (100%) – 12,5%
Zolfo; sa di zolfo, il principio attivo dell’alchimia. Uno dei significati dell’alchimia è l’insieme di circostanze o fattori che inspiegabilmente portano ad un risultato. E’ il caso di questo Trebbiano, nato dall’amicizia fra Stefano e Mario. Mario ad un certo punto “se ne va” e lascia le sue viti di Trebbiano; Stefano con il frutto di queste viti produce e dedica un vino all’amico, un vino disarmante per la sua semplicità, per la sua bontà. Chiuso inizialmente, si distende gradualmente e si apre su note di fiori di campo ed erbe aromatiche, spezie dolci ed erba. Si impossessa del palato e lo inonda di freschezza, di dolcezza, di piacevole astringenza. Finezza e rusticità si fondono in un sorso austero dal finale leggermente amarognolo. Da tenere in mente e nel cuore, anche perché -sfortunatamente- non si produrrà più.

File Ioanni mi fa piacere che questo vino ti è piaciuto!
Haris
P.S. Ogni tanto riesco ormai anche io a dare qualche consiglio per dei vini interessanti. :p