Aglianico (100%) – 13,5%

“Ἐγώ εἰμι τὸ φῶς..” (Egò eimì to phos..)
“Io sono la luce..” Giovanni 8, 12
Dalla terra fertile del vulcano millenario dormiente di Roccamonfina e dal buio rassicurante delle anfore millenarie, nasce “Phos”. Nella filosofia neoplatonica la luce rivela l’azione dell’Uno divino che comunica attraverso l’emanazione luminosa con le intelligenze celesti e attraverso loro con il mondo terreno. E’ Dio, che comunica con noi attraverso la luce, che è nata dalle tenebre. Lo fa con un vino tanto terreno quanto spirituale, “Luce”, una luce brillante e intensa, fatta di frutti “bui” come le ciliegie nere e le prugne, di fiori selvatici, di spezie piccanti e dolci e di resine, nobili e antiche. La mineralità vulcanica è presente al naso e in bocca; emerge come la lava dal cratere, del vulcano e del grande vaso, protagonista dei simposi. Vigoroso e ampio al palato, dal tannino piacevolmente astringente, che abbraccia freschezza ed alcol in un sorso lungo e molto piacevole, finisce per diventare un vino eterno. Senza tempo.