Chardonnay (100%) – 13%
Madre di Dio, che vino!!!
Siamo nel periodo dei Saturnali (dal 17 al 23 dicembre), quando, tra banchetti e sacrifici, si festeggiava il dio Saturno; quando gli schiavi potevano considerarsi momentaneamente liberi ed eleggere il loro “Princeps”, personificazione di una divinità infera, da identificare di volta in volta con Saturno o Plutone, preposta alla custodia delle anime dei defunti, ma anche protettrice delle campagne e dei raccolti. In epoca romana si credeva che tali divinità, uscite dalle profondità del suolo, vagassero in corteo per tutto il periodo invernale, quando cioè la terra riposava ed era incolta a causa delle condizioni atmosferiche. L’equivalente greco del dio romano Saturno era Kρόνος, Krono, il padre di Zeus. Quando i Romani sovrapposero Saturno a Kronos, la divinità ellenica era già da tempo assimilata a Xρόνος, Chrònos, il tempo che scorre. Ora siamo negli inferi, nel regno dei morti, ma “corriamo” verso il solstizio d’inverno (23 dicembre), corriamo verso la rinascita, verso la luce. La vita di Cristo è la simbologia dell’evoluzione terrena dell’anima; il sacrificio del corpo di Cristo è il sacrificio del corpo fisico in favore del corpo eterico. Muore uomo, passa dalla “porta degli dei” accedendo agli stati sopraindividuali, dove viene purificata l’anima, e rinasce dio. Rinasce il sole, rinasce la LUX. Dalla mineralità delle profondità del suolo e delle resine antiche alla vitale freschezza del limone e del mandarino, dei fiori delicati e dell’anice stellato. Il Chrònos scorre lentamente, e dopo 9 mesi di una custodia silenziosa e amorevole nelle anfore, ci consegna un nettare delizioso, teso, fragrante, cremoso, che, con il passare del tempo, sacrifica il suo corpo fisico in favore di quello eterico..muore uomo per rinascere dio. 1862 applausi.
Insomma tutto da provare! 65Luna