Sauvignon, Chardonnay, saldo di Pinot Grigio – 13%
E quando porti alle labbra il calice con il vino di Franco, cala il silenzio; il tempo rallenta, anzi, “si allarga e si distende rispetto alla nostra esperienza reale”, come dice Friedrich Hölderlin nel suo “Il comunismo degli spiriti”, “come un pianeta un po’ folle che si avvicina alla terra per poi improvvisamente abbandonarla dopo averla investita del suo calore”. (De)gustare il vino di Franco Terpin: “disordine del molteplice, esperienza sensibile, raccontabilità della vita”; e in tutto questo spunta la frutta matura, caramellata, il cedro e la frutta secca, lo zenzero e una vena verde balsamica. La struttura, la complessità, la ricchezza..le lancette che girano al contrario, l’opulenza che si trasforma in freschezza spinta..la realtà che si colloca ad infinita distanza o a pochi centimetri dalla nostra esperienza.