


Alcol: 14%
Avvicino il naso al calice.. un brivido mi attraversa e una strana malinconia mi pervade. Porto il bicchiere sulle labbra, bevo e allora capisco. L’assaggio si trasforma in un’immagine, mi sembra di rivedere Haridimos Hatzidakis e di assaporare uno dei suoi capolavori.

Scrivevo nel 2021 riguardo al Santorini 2018 di Spyros Chryssos:
Il suo maestro, Charidimos Hatzidakis, da qualche parte lassù, sorride soddisfatto. La mano del giovane vignaiolo Spyros Chryssos ricorda decisamente quella del Maestro, ed è capace di infondere in me lo stupore e la gratitudine per aver visto quelle opere d’arte che sono le viti di Santorini e per aver “carpito” i loro frutti.
Nykteri (che significa Notturno) è riferito alla vendemmia di uve stramature fatta di notte per salvaguardare la freschezza dei grappoli, a cui segue la pressatura -sempre di notte- prima dell’affinamento in botti di rovere. L’approccio di Chryssos racconta la storia di Santorini con una raffinatezza che guarda al futuro senza mai dimenticare il passato; ha quella potenza tipica dei vini dell’isola vulcanica, ma è anche incredibilmente elegante e preciso, come se ogni elemento fosse al suo posto, bilanciato con grande maestria. Nonostante sia ancora “in fasce” stupisce per la sua concentrazione e per la sua profondità. L’acidità tagliente e la botte non si sovrastano, come se il legno e il vino trovassero una sintonia perfetta, creando uno spazio dove ogni elemento si sostiene a vicenda. Ogni sorso trasmette la genuinità della terra di Santorini, il suo sole, il suo vento e la sua forza vulcanica, ma anche una delicatezza che può venire solo da un lavoro attento e rispettoso in vigna e in cantina.
