Assyrtiko (80%)
Athiri (10%)
Aidani (10%)
Alcol: 14%
Il ros marino
“la rugiada del mare”
un arbusto forte e profumato
arricchito dalla sapidità millenaria
e dall’acqua ricca di oligoelementi
che sgorga dalla terra nera
forte e potente
nascosta nel mare
Il buio dell’inconscio che riaffiora
in un agrumeto di emozioni dimenticate
il sole potente a schiarire la mente
e la consapevolezza della vita umana
granello di sabbia nel mare nero
illuminato dalla luna
Agnese

Il suo maestro, Charidimos Hatzidakis, da qualche parte lassù, sorride soddisfatto. La mano del giovane vignaiolo Spyros Chryssos ricorda decisamente quella del Maestro, ed è capace di infondere in me lo stupore e la gratitudine per aver visto quelle opere d’arte che sono le viti di Santorini e per aver “carpito” i loro frutti. Viti che hanno oltre 200 anni di età danno vita ad un nettare speciale, dove l’origine vulcanica dell’isola affiora tra un penetrante sentore di idrocarburo e refoli di brezza marina, succosi agrumi (pompelmo, lime, arancia), fiori bianchi sottilmente eleganti e sentori botanici di timo e rosmarino. Salino, dall’acidità tagliente, decisamente minerale e -nello stesso tempo- maturo, il sorso è un’elegia meditativa, una poesia recitata sottovoce che racconta la bellezza dell’isola di Santorini, una poesia che quando finisce ricomincia, trasformandosi in un mantra che dura molto a lungo.