Come riportato da diverse fonti, la varietà Moscato di Samos ha origine in Asia Minore ed è un prodotto di mutazione. Apparsa a Samos durante la fine del 16 ° secolo, è riuscita a svilupparsi con grande successo. Da questa deriva la famosa varietà Muscat de Frontignan, prodotta nel sud della Francia e non vi è dubbio che i Francesi, al momento dell’attacco di fillossera abbiano preso talee da Samos e ripiantate in Francia creando questa varietà.Il vino di Samos divenne noto in Europa e da lì in tutto il mondo, a partire dalla metà del 19 ° secolo, quando la fillossera distrusse i vigneti d’Europa. Gli Europei, in particolare i Francesi e gli Italiani per garantire vino e altri prodotti vitivinicoli come l’uva passa, si sono rivolti ai paesi dell’Oriente che erano immacolati, tra cui Samos. La grande richiesta di questi prodotti ha portato al rialzo dei prezzi e questa è stata la motivazione per l’estensione dei vigneti, così Samos divenne uno vasto vigneto, sono state piantate le vigne perfino nelle zone più aride.
Il Moscato viene coltivato sistematicamente soprattutto a Samos, ma anche nel Peloponneso nord-occidentale. Si trova anche in altre isole delle Cicladi e del Dodecaneso.
E’ una varietà molto produttiva, con grappoli di medie dimensioni, di forma conica e acini sferici e fitti e buccia di medio spessore, dal colore verde-giallo. La polpa è morbida, succosa e quasi incolore, dal caratteristico aroma di moscato.
E’ fertile, produttiva, suscettibile all’oidio, la peronospora, la botrite, alle api e alle vespe ed è moderatamente resistente alla siccità. Predilige terreni calcarei, in pendenza, e zone con altitudine, dove dà il suo meglio. La vegetazione comincia presto, a metà marzo, e matura all’inizio di settembre.
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