Rebula (100%) – 12,7%
Rocce..rocce..rocce..frantumate, sbriciolate, imbottigliate. Si parte da qui e si finisce qui; in mezzo, tante sfacettature di una pietra preziosa lavorata da Marinko Pintar. Solvente e mela renetta, albicocca (quella vera, di una volta) e resina ambrata, noce e mandorla amara. E poi, zenzero pungente e zafferano stimolante, foglie di tè e fiori secchi. Tanta personalità e bella struttura. Salato e dal tannino fitto e fine, roccioso e amaricante, regala un sorso tanto compatto quanto glorioso. Un piacere immenso ammirarlo, annusarlo, gustarlo; un dispiacere enorme “centellinare” l’ultimo calice.