Trebbiano (vari cloni), vitigni ignoti – 12%
Sembra ma non è, invece si; cos’è? Semplice! O no? Assolutamente e complessamente semplice e -soprattutto- buono. Spontaneo, come la sua rifermentazione, sorprende strada facendo, ad andare dalla limpidezza del primo calice e naso alla torbidità dell’ultimo. Lievito e selce, fieno ed erbe aromatiche, pera e pompelmo e, infine, panettone profumato con i suoi canditi di arancia e cedro. Freschezza e sapidità spingono sull’acceleratore fino ad arrivare a una beva compulsiva, complice un sorso di grandissima piacevolezza e una bollicina solleticante. Spettacolo!