Vriniotis – Vradianò 2012

Vradianò (100%) – 14,8%

Nell’aria c’è il pensiero

e nel pensiero c’è l’aria

Li unisce la rete

rete che non comprime

libera

Le maglie si allargano

e dal cuore glicerico

si espandono

in un infinito di pensiero quantico

Realtà fisica

forte

radicata nel profondo degli abissi

dove quello che pensi sarai

Attento pescatore

o vita o inferno.

 

Agnese


E’ sparito dai radar enoici per mezzo secolo il Vradianò, per poi ricomparire in grande stile con questa interpretazione magistrale da parte del suo salvatore. 228 bottiglie, una barrique (usata) scarsa, e un vino carico di nostalgia per i tempi che furono e di emozioni per una nuova vita. Si sveglia di soprassalto respirando affannosamente, come se fosse uscito da un incubo, con le idee un po’ confuse; gli serve tempo per regolarizzare il respiro e prendere coscienza del presente. Sembra timido -quasi esile- appena approcciato, ma è un grande errore dare valutazioni affrettate; lo dimostra una progressiva intensificazione di aromi, carattere, sostanza, meraviglia. Ciliegie, mirtilli, lamponi e ribes nero, spezie dolci e piccanti, terra bagnata e funghi ricoperti di foglie, scaglie di corniolo e pane tostato. Glicerico velluto in bocca, in buona compagnia di una bella acidità e del tannino ben dosato, il sorso, abbraccia un corpo medio, ben fatto e voluttuoso, passando insieme lunghi momenti da ricordare per sempre.

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